IN TERRAZZO
Affrettarsi a riparare, oltre alle piante più sensibili al freddo, quelle semirustiche coltivate in vasi di piccole dimensioni, quelle giovani ottenute da seme e le talee da poco radicate.
Continuare ad innaffiare moderatamente, nelle ore più calde della giornata, le piante sempreverdi, in modo da mantenere il terriccio costantemente umido. Ridurre, invece, drasticamente le innaffiature delle specie caducifoglie, affinché possano entrare in riposo.
IN CASA
Affrettarsi a portare in casa le ultime piante rimaste fuori. Se possibile, collocarle inizialmente in locali non riscaldati e soltanto in un secondo tempo in appartamento, per abituarle con gradualità all’aumento di temperatura.
Sistemare le piante il più vicino possibile alle finestre, in modo che ricevano una buona quantità di luce. Fare attenzione però che le foglie non siano a contatto con i vetri che, se freddi come sono in inverno, potrebbero causare antiestetiche bruciature.
Nebulizzare il fogliame quotidianamente, oppure avvicinare tra loro tutte le piante e mettere in funzione lì accanto un umidificatore, per contrastare l’insufficiente umidità dell’aria.
Riempire i sottovasi con argilla espansa o ghiaia, da tenere costantemente bagnate: l’acqua, evaporando, aumenterà l’umidità intorno alle piante.
Pulire, circa una volta alla settimana, le foglie a lamina larga con un batuffolo di ovatta imbevuto di latte.
Tenere d’occhio i parassiti e se necessario trattare subito con gli appositi prodotti.
IN GIARDINO
Per prima cosa preoccupiamoci di lavorare al meglio il terreno, preparandolo per la coltura di nuove piante.
Effettuiamo la concimazione incorporando stallatico maturo, concime o fertilizzanti biologici, adatto a tutti i tipi di piante e terreni ed estirpiamo tutte le erbe infestanti.
Ricordiamoci di falciare il prato per l’ultima volta fino a primavera, ed estirpiamo l’eventuale presenza di vermi e muschi che potrebbero danneggiarne il manto.