Durante il mese di settembre il giardino riacquista fiori e colori, insieme con eventuali frutti e bacche: la temperatura più gradevole ci permette di rimanere il giardino più a lungo.
In giardino
- Continuate a bagnare con regolarità le aiuole fiorite, e gli alberi e gli arbusti messi a dimora dall’autunno scorso, regolandovi in base a quanta pioggia cade dal cielo.
- L’impianto automatico d’irrigazione va gradualmente riprogrammato su uno-due interventi da eseguirsi all’alba.
- Non sprecate l’acqua: accertatevi periodicamente della buona tenuta dei tubi per l’irrigazione.
- Continuate a eliminare con regolarità i fiori appassiti per non sforzare la pianta nella produzione dei semi e per prolungare il più a lungo possibile le fioriture. Se però volete raccogliere i semi, attendete la maturazione dei frutti.
- Raccogliete i frutti delle piante da fiore contenenti i semi già maturi: devono avere il tipico colore “secco”, ma non devono essere già del tutto aperti (altrimenti i semi sono già caduti). Recideteli con le forbici, lasciateli interi e poneteli a seccare su vassoi, all’ombra in luogo ventilato, per almeno un paio di settimane.
- Continuate a indirizzare e legare a tutori i tralci di crescita delle rampicanti, come falso gelsomino, clematidi, lonicere, passiflora ecc. e le erbacee alte, come malvoni, dalie, phlox, astri ecc.
- Controllate in particolare le dalie in piena fioritura: gli steli appesantiti dalle grosse infiorescenze, se non sono legati a un tutore, potrebbero inclinarsi o venire spezzati dal vento. Provvedete subito con i sostegni e i legacci.
- Tra la metà e la fine del mese potate i sempreverdi e le siepi di caducifogli per contenere i tralci e riordinare le forme. A seconda dell’andamento meteo, potrebbe essere l’ultima potatura dell’anno.
- Nella seconda metà del mese potete procedere con i nuovi impianti di alberi e arbusti, ma anche di piante erbacee perenni, nonché dei bulbi a fioritura invernale e primaverile: di questi ultimi segnate la posizione con un paletto, se avete intenzione di piantare qualcos’altro nei pressi.
- Se avete bidoni o cisterne esterne di recupero dell’acqua piovana, continuate a spargere i granuli di Bacillus thuringiensis var. israelensis, un batterio del tutto innocuo per chiunque (anche per le piante da irrigare) tranne che per le larve di zanzara, che vengono sterminate. Leggete attentamente l’etichetta.
- Il giardino recupera forma e colori dopo il grande caldo estivo.
Nel roseto
- I rosai piantati da meno di un anno vanno sempre innaffiati con regolarità sino al termine del grande caldo per non perderli: servono 20 l d’acqua ogni settimana, se non piove.
- In realtà, tutti i rosai vanno innaffiati abbondantemente e concimati in modo da favorire la fioritura del primo autunno nelle piante rifiorenti, e da consentire al legno giovane di maturare e indurire prima dell’inverno.
- Distribuite il concime granulare specifico interrandolo leggermente nella proiezione della chioma, bagnate bene se non è piovuto (almeno 10 o 15 l/pianta), tagliate eventuali fiori appassiti che vi fossero sfuggiti in precedenza.
- Continuate a tagliare, dai rosai botanici e/o da bacca, le bacche che si stanno seccando anziché maturare e diventare decorative.
- Si possono effetturae sino alla fine del mese gli innesti a gemma dormiente.
- Attenzione al mal bianco: le temperature meno elevate, se abbinate a una certa piovosità, possono favorire una ricomparsa della malattia. Se notate germogli ritorti e biancastri, intervenite subito. Eseguite i trattamenti in giornate non troppo calde, all’alba se la giornata è nuvolosa, al tramonto se si prevedono tutte belle giornate consecutive.
- Raccogliete con cura le foglie cadute dai rosai, soprattutto se erano colpite dalla macchia nera, e smaltitele nel cassonetto. Ridurrete così la carica di contagio per l’anno prossimo.
Il prato
- Dalla metà del mese tornate all’altezza di taglio più bassa, come nel mese di maggio. Non lasciate più il residuo di taglio sull’erba: non si decomporrebbe e formerebbe il feltro, anche se passato con la funzione mulching.
- Nell’arco del mese riducete la frequenza dell’irrigazione, mantenendo le stesse quantità d’acqua erogata fino a metà mese e poi riducendola ancora. Se non disponete del sensore di pioggia o umidità, attenzione ai temporali: verificate mediante un cilindro graduato che siano stati efficaci (servono almeno 20 mm d’acqua per saltare un turno d’irrigazione).
- Nella seconda metà del mese è mnecessario concimareil prato con un concime granulare a lenta cessione.
- Dalla metà di settembre è possibile riseminare eventuali aree diradate dal calpestamento.
- Effettuate la sfeltratura del manto con il rastrello su prati piccoli, oppure noleggiate un arieggiatore per passare superfici superiori ai 200 mq.
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