Quando la primavera è in ritardo è inevitabile trovarsi a seminare il prato ad aprile. Si tratta ancora di un mese ottimo per questa operazione, soprattutto in relazione alle ore di luce: le giornate sempre più lunghe aiutano la fotosintesi clorofilliana e velocizzano la crescita dei giovani fili d’erba.
Ci sono però due aspetti che vanno tenuti in maggior considerazione. Il primo riguarda le infestanti e il secondo le malattie fungine.
Un prato seminato o riseminato ad aprile impiega da 3 a 4 settimane per raggiungere la robustezza dei primi tagli, e a maggio solitamente arrivano le prime infestanti e i primi innalzamenti di temperatura sopra i 20 gradi che creano le condizioni ideali per i funghi patogeni e gli insetti dannosi.
Non è sempre così ma è una variabile da tenere mente e che ci obbliga, man mano che la primavera avanza, a cambiare leggermente strategia per velocizzare al massimo la crescita del manto erboso e il suo livello di protezione.
Più il prato è rapido a compattarsi e allargarsi, minor spazio ci saranno per le infestanti. Più il prato è veloce a irrobustirsi maggiore sarà la sua capacità di contrastare i patogeni e gli insetti dannosi.
Vediamo alcune tecniche ed attenzioni da avere nelle semina di aprile:
SEMENTI RAPIDE E ENDOFIZZATE
Il primo elemento da ricercare è la rapidità di germinazione e crescita delle sementi. Il secondo è utilizzare semi endofizzati. L’endofita è un fungo simbionte che convive normalmente con la pianta e che la rafforza attraverso la naturale produzione di sostanze che rendono le strutture vegetali meno appetibili alle larve degli insetti terricoli.
Orientarsi tra le diverse varietà di sementi alla ricerca di quelle più rapide, fresche ed endofizzate può essere difficile, qui il consiglio è scegliere cultivar di ultima generazione, chiedere aiuto a un bravo giardiniere.
TERRICCIO E CONCIME
Germinazione e crescita possono essere notevolmente aiutati utilizzando un buon terriccio da prato come letto di semina e distribuendo un concime ad alto contenuto di fosforo, meglio se arricchito di acidi umici;il processo germinazione può essere reso più rapido evitando di interrare le sementi, mentre la radicazione dell’erba può esser sostenuta grazie all’uso di micorrize.
IRRIGAZIONE
La velocità di germinazione del prato dipende anche dalla corretta irrigazione, in particolare facendo attenzione a mantenere il terreno costantemente umido per almeno 10/14 giorni . Si tratta di bagnare con brevi irrigazione una o più volte al giorno fino alla completa germinazione.
In primavera, soprattutto quando piovosa, non serve esagerare con le irrigazioni, le temperature non eccessive permettono un facile mantenimento dell’umidità del suolo ma quando spunta il sole bisogna fare molta attenzione controllando spesso che il terreno non si asciughi.
Terminata questa fase, se non piove, si passa a una irrigazione al giorno fino al primo taglio, e man mano che i giorni passano si inizia ad aumentare il quantitativo di acqua e a introdurre le pause di irrigazione.
Prendendo come riferimento il mese di aprile nel nord Italia, i quantitativi di acqua necessarie ad un prato settimanalmente corrispondono a circa 20/25 litri di acqua al metro quadro a settimana che possono essere somministrati anche in 2 o 3 irrigazioni. Superato il primo taglio, quando non piove, si potrà irrigare (per ora) il prato anche solo una volta a settimana.